Mentre guardo una banana col glande disegnata da AkaB scopro che esiste un’espressione — Banana Wars — che indica gli interventi militari che gli Stati Uniti hanno compiuto in Centroamerica e nei Caraibi nell’Ottocento e nei primi del Novecento. Ma più che togliere serietà a questa mia piccola epifania geopolitica mattutina, la banana col glande ri-contestualizza il tutto nell’ottica dell’assurdo, l’unica possibile per passare indenni e a mente lucida le prove quotidiane che il presente in cui viviamo diabolicamente escogita.
E mantenere la mente lucida, tra wannabe-ducetti coi capelli impomatati che vogliono diventare presidenti USA, colpi di stato che non erano colpi di stato e solo dopo che sono finiti sono diventati davvero colpi di stato, guerre degne di Game of Thrones tra la “meglio gioventù” del giornalismo italiano, lunghe discussioni a mezzo social su chi può permettersi gli shorts e chi no, fascistelli e poliziotti che quindici anni dopo accendono flame via Facebook su Genova 2001 — in mezzo a tutto questo mantenere la mente lucida, appunto, è fondamentale.
Pare che aiuti anche mangiarle, le banane, non solo guardarle. Leggo infatti che “le banane aiutano a superare la depressione” e “proteggono contro i crampi muscolari” e poi “contrastano la perdita di calcio”, “regolarizzano il livello di zuccheri del sangue producendo relax”, “aiutano a far perdere peso”, “aiutano contro il diabete”.
E questa è solo una piccola parte di ciò che puoi trovare su Banane, nuova e provocatoria fanzine ideata da Valerio Veneruso e Davide Spillari, entrambi artisti e curatori, che hanno coinvolto trenta illustratori italiani e un illustratore americano in questa pubblicazione bananosa, nata per trattare — col linguaggio dell’assurdo — i lati oscuri del commercio delle banane e lo sfruttamento dei territori di produzione, ma andando a toccare, sempre a colpi di banana, il neoliberismo, il capitalismo sfrenato, gli stereotipi razzisti, il tutto intervallando le illustrazioni a ritagli di giornale, schermate di siti web e di mail.

Presentata il mese scorso alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia (il cui destino, per amara ironia, è diventato a sua volta un altro tema caldo di questi giorni) e stampata in edizione limitata, questa è in realtà la prima di una serie, che affronterà il tema utilizzando di volta in volta medium differenti.
Questo primo numero di Banane si incentra dunque sull’illustrazione, con la partecipazione di artisti del calibro di AkaB, Robi Alfano, Davide Arpaia, Alberto Becherini, Claudia Bernardi, Giacomo Cardoni, Andrea Cazzagon, Francesco Cutway, Mike Diana, Loris Dogana, Dr.Pira, Eleuro, Oral Giacomini, Giulia Gorga, Michele Guidarini, Hal 9000, King Simon, Maicol & Mirco, Goga Mason, Diego Miedo, Paolo Paggi, Alessandro Palese, Alberto Panegos, Giulia Pasa Frascari, Ruben Pirito, Marialetizia Pivato, Thomas Raimondi, Davide Bart Salvemini, Sdolz, Tommy Gun Moretti e Z.Wax.









