Gianvito Turi: il jazz, i sogni e l’illustrazione

Gianvito Turi è un graphic designer, illustratore e art director pugliese, amante della musica jazz.
I suoi lavori brillano per la vivacità dei colori e per un tocco onirico, raccontando storie e prodotti con una maestria visiva unica e mai banale.
Gianvito (@gianvito.turi su Instagram) riesce a riprendere la vecchia scuola dell’advertising e a reinventarla in chiave fresca e contemporanea, un vero e proprio talento nel panorama moderno.

Ho avuto il piacere di chiacchierare con lui e fargli qualche domanda.

Illustrazioni per il calendario 2021 di Dulciar, con Push Studio, 2020
(copyright e courtesy: Gianvito Turi)

Ciao Gianvito, come nasce l’idea di voler fare questo lavoro?

Questa passione nasce durante gli anni del liceo, avevo subito capito che era un linguaggio che volevo sperimentare. Dopo la scuola mi sono iscritto a Scienze della Comunicazione e successivamente ad una specializzazione in Comunicazione multimediale e studi visuali a Bari.
Questo percorso mi ha dato sicuramente un metodo, mi ha insegnato a pormi degli obiettivi. Ma non manca anche tanto lavoro da autodidatta.
Ho iniziato a lavorare per eventi legati al mondo del cinema e così sono entrato in contatto con il mondo delle agenzie di comunicazione e di conseguenza con progetti più strutturati e complessi, committenze, lavori di gruppo.

Quanto conta la musica nei tuoi lavori? Da cosa prendi ispirazione?

L’aspetto musicale è la mia ispirazione principale, traggo più dalle suggestioni sonore che da quelle visive. Da amante del jazz quel tipo di sonorità, per esempio nell’illustrazione, riesce a rievocare in me un immaginario, un carattere di dinamicità, un frame che riesco a fermare nel tempo sotto forma di immagine.
Ho realizzato una playlist su Spotify che accompagna il mio portfolio da anni.
Oltre alla musica, leggo molta letteratura americana, come quella della beat generation, e guardo tanti film italiani; mi affascina la dimensione onirica di Fellini a cui ho dedicato un’illustrazione per i suoi 100 anni nel 2020.

Illustrazioni per un progetto personale sul jazz
(copyright e courtesy: Gianvito Turi)

Come scegli i tuoi colori e che strumenti usi?

Per la scelta dei colori e di relative palette cerco di orientarmi tenendo sempre presente il progetto grafico a cui lavorerò, partendo da un brief e dagli obiettivi da raggiungere. Penso ad un immaginario di riferimento e intorno a quello costruisco degli elementi grafici, legando una palette e una tipologia di lettering. Mi chiedo “cosa voglio raccontare?”.
Nell’illustrazione prediligo i contrasti, massimo 3-4 colori, cerco e inseguo sempre un senso di dinamicità.

Come si svolge il tuo processo creativo?

Spesso dietro i lavori c’è un progetto condiviso con altre persone. Se si tratta di branding lavoro con una parte strategica e con una parte testuale, la storica formazione “arte e copy”.
Molti dei miei lavori nascono dallo scambio, dal confronto, a volte per assurdo si scambiano anche i ruoli. La creatività per me è anche uscire dal proprio ruolo.
Per quanto riguarda i progetti personali, senza committenza, ho un approccio più libero che nasce da intuizioni che mi frullano in testa durante la giornata, da suggestioni sonore, che trasformo poi in immagini.
Quando sono libero illustro.

Illustrazione di copertina (Erasmo Iacovone) per The Puglieser n.23, 2023
(copyright e courtesy: Gianvito Turi)

Come ti sembra il mondo odierno della comunicazione? La bolla social e la bolla del territorio pugliese?

Dal punto di vista del territorio questo fermento e questo slancio degli ultimi anni sono molto interessanti. Ma noto anche un tessuto frammentato, mi spiego meglio: tutti i creativi dovrebbero fare più rete, dovrebbero essere più sinergici.
La Puglia non ha niente da invidiare se pensiamo che molti dei colleghi creativi sono stati a Milano a lavorare in grandi agenzie e sono tornati qui, portando e riportando esperienze diverse.
Serve una rete della creatività e penso che mi piacerebbe innescare questa miccia.
Dobbiamo azzerare le distanze e farci questa domanda: perché non trasformare la competitività in una possibilità di collaborazione?
Le possibilità sono tantissime. I social sicuramente sono un trampolino, sono stati uno strumento con cui entrare in contatto con realtà lontane da me. A volte mi sembra manchi anche lì un’occasione di scambio che si concretizzi in incontri reali.

Quale progetto ti è piaciuto realizzare fino ad ora?

Un lavoro di tre anni fa che è stato pubblicato di recente. Un progetto, realizzato con Push Studio, su edizioni limitate di packaging per olio. Ho illustrato gli oggetti del passato della nostra tradizione contadina e i riferimenti dialettali, identitario ma senza cadere nei cliché.
Abbiamo contattato persino un linguista per restare il più fedele possibile sull’aspetto dialettale. Ma l’aspetto che mi è piaciuto di più è che è stato un progetto corale, c’è stata tanta ricerca e tutti ci hanno messo le proprie idee. E questa energia si riscontra dato che il progetto è stato premiato e pubblicato in diversi albi di packaging.

Direzione e artistica e illustrazioni per il progetto “Keep Memories” di Olio Mimì, con Push Studio, 2021
(copyright e courtesy: Gianvito Turi)
Direzione e artistica e illustrazioni per il progetto “Keep Memories” di Olio Mimì, con Push Studio, 2021
(copyright e courtesy: Gianvito Turi)

Cosa ti piacerebbe realizzare in questo momento?

Il progetto che sogno di seguire da sempre è l’artwork per un disco della mitica etichetta jazz Blue Note. Nell’ambito lavorativo, invece, campagne nazionali di ampio respiro, utilizzando vari supporti, sempre sperimentando con la creatività.
Il mio sogno è illustrare grandi rassegne e grandi eventi. Mi piacerebbe anche poter illustrare delle copertine o inserti per quotidiani e riviste, è qualcosa di vicino alle mie corde perché racconto qualcosa.
La narrazione ci deve essere in tutti i lavori, ogni quadratura, ogni segno deve avere il suo perché. Questo è un altro elemento del mio approccio lavorativo.

Progetti per il futuro? Ti piacerebbe insegnare?

Sto lavorando ad un festival di cortometraggi, questa estate è dedicata agli eventi.
Come prospettiva per quanto riguarda la formazione è sempre stato un pallino ma non l’ho mai inseguito realmente. Non me la sento di stare dall’altra parte ora come ora, mi piace parlare con le nuove leve della grafica ma sono ancora dall’altro lato della cattedra.
Continuerò a espandere la rete, sperando di trovare collaborazioni con realtà molto grandi nel mondo dell’illustrazione e del packaging e a confrontarmi sempre di più con i miei colleghi, vicini e lontani.

Box illustrata per il calendario dell’avvento 2023 di puroBIO cosmetics, 2023
(copyright e courtesy: Gianvito Turi)
Illustrazione per un poster commissionato dal ristorante Scinuà di Putignano (Ba), 2022
(copyright e courtesy: Gianvito Turi)
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