La Confraternita degli Scrittori Malvagi
La C.S.M. è un collettivo anonimo di scrittori americani messi insieme per questa raccolta di racconti ispirati a illustrazioni. A ciascuno abbiamo dato alcune illustrazioni con un’unica indicazione: le storie dovevano contenere la parola “seme” o “semi”.
(english version on page 2)
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LA RAGAZZA ALLA FINESTRA
Scritto da Pumpkinhead illustrato da Monica Barengo
C’era questa ragazza che stava alla finestra. Intendo che ci stava tutto il giorno. Non capivo cosa guardasse, ma avevo la sensazione che più che guardare, aspettasse. Nessuno però saliva mai a trovarla e quindi mi convinsi che stesse aspettando me. Così cominciai ad aspettarla anche io. Mi alzavo e andavo alla finestra per vedere se era già lì. L’unica cosa che faceva, a parte stare alla finestra, era pettinarsi. Si toccava i capelli di continuo. Doveva pensare che fossero molto belli o di essere molto bella lei. Forse lo stava facendo per me? Perché sapeva che la stavo guardando? Si toccava tanto i capelli anche prima che iniziassi a guardarla?
Tutto l’autunno la guardai così, dalla finestra. Lei mai un cenno. Poi venne la primavera e un giorno il vento riempì la via di semi lanuginosi. Cadevano dall’alto come neve.
Era una scena surreale quella nevicata di aprile. Lei era lì alla finestra e a un certo punto mi guardò. Io sorrisi indicando i semi, lei nulla. Continuò a toccarsi i capelli.
Io pensai che non dovevo esserle simpatico. Ma decisi che ne volevo la conferma. Così feci una cosa stupida. Presi uno dei nomi a caso sul portone del suo palazzo, cercai il numero sull’elenco e lo chiamai. Nemmeno mi ricordo cosa dissi, mi finsi un amico della signorina… non sapevo come si chiamasse. E non potevo dire “quella che sta sempre alla finestra” perché sarebbe suonato strano. Così la descrissi.
La voce dall’altra parte la riconobbe subito.
“Ah sì, lei cerca la ragazza cieca.” – mi dissero.
La ragazza cieca?
Scoprii così che si chiamava Suzanne.
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LE MELE MARCE
Scritto da Hemlock illustrato da Ana Albero
Dai semi cattivi nascono le mele marce, ci disse un giorno suor Agnes.
Mentre lo diceva sembrava che mi guardasse e solo dopo un po’ capii che mi guardava davvero. Era sparito qualcosa da un cassetto, ora non ricordo, un libro forse, e pensava che fossi stato io a rubarlo. Perché mio padre era stato in prigione.
Ma mio padre non era un ladro. Era un assassino.
E il libro, o quel che era, lo trovarono poco dopo. La suora però non smise di guardarmi, come se fossi stato io a prenderlo e poi a rimetterlo dov’era.
Odiavo il collegio. E odiavo le suore. E odiavo soprattutto suor Agnes.
All’età di 16 anni la uccisi. Le tagliai la testa con una zappa.
In fondo aveva ragione lei: dai semi cattivi nascono le mele marce.