Che non sarei diventato architetto l’ho capito presto, e bruscamente, a un concorso di Lego per grandi e piccini indetto quasi trent’anni fa nella cittadina dove sono nato.
Bisognava costruire un monumento famoso utilizzando i mattoncini che ciascuno aveva in casa e, chissà perché, mi intestardii nel voler realizzare il Palazzo Vecchio di Firenze.
Lavorai per più di una settimana, cercando di ricreare la “medievalità” coi pezzi del castello Lego che avevo. Pezzi che però non bastavano e quindi decisi di “medievaleggiare” il fronte lasciando un alto e confusionario muro di mattoncini multicolore sul retro.
Col senno di poi a Palazzo Vecchio non assomigliava per nulla ma all’epoca ero piuttosto sicuro di aver fatto una lavoro degno del podio nella categoria dei piccoli. Ero convinto pure di battere Giovanna, mia storica, acerrima rivale delle elementari nelle discipline artistiche, che mi aveva già sonoramente sconfitto al concorso di pittura en plein air per le vie di Jesi.
Pensavo di rifarmi coi Lego, dunque, ma sbagliavo di grosso.

materiali: legno
epoca: fine ‘800
Una volta lì, tra le sale dedicate all’esposizione delle opere e tra i quasi-capolavori della sezione degli adulti, il mio Palazzo Vecchio era uno dei più ridicoli. E fu forse la prima volta che capii che un “bellissimo” di mia madre non vale come un “bellissimo” in assoluto.
Giovanna ovviamente si classificò, meritatamente, molto più in alto di me (non mi ricordo cosa portò, lei; evidentemente con gli anni l’ho rimosso) e quella delusione — amara ma a suo modo divertente — segnò anche l’inizio della fine della mia passione per le costruzioni.
Passione che ora, però, clandestinamente porto avanti con mia figlia, senza nessuno a darci i voti, senza concorsi a mettere il fiato sul collo e aspettative. Pure senza regole: io e lei possiamo mischiare pure i mattoncini di legno a quelli di plastica, oltre a cannucce, tappi, penne, pezzi di cartone e dinosauri.

materiali: metallo
epoca: anni ’20
Che poi mica di soli Lego si vive!
Lo dimostra un vecchio museo online chiamato Architoys e dedicato appunto a tutti i kit da costruzione del passato.
Il sito è vetusto, non viene più aggiornato dal 2010, le foto sono piccole e talvolta mancanti ma vale comunque la pena farci un giro anche soltanto per ammirare splendide scatole (che piaceranno ai graphic designer), mattoni, legnetti, strutture in metallo, repliche di edifici modernisti, bungalow californiani, futuristici grattacieli e rassicuranti casette da periferia borghese.

materiali: legno
epoca: fine ‘800 e primi del ‘900

materiali: legno
epoca: anni ’30 e ’40

materiali: legno
epoca: anni ’30

materiali: pietra artificiale
epoca: anni ’40

materiali: legno
epoca: anni ’30 e ’40

materiali: legno
epoca: anni ’20

materiali: metallo
epoca: dagli anni ’30

materiali: metallo, polvere da stampaggio
epoca: anni ’10 e ’20

materiali: legno e cartone
epoca: anni ’40 e ’50

materiali: ceramica e plastica
epoca: anni ’70

materiali: plastica
epoca: anni ’50 e ’60

materiali: plastica, metallo e cartone
epoca: anni ’50 e ’60

materiali: legno
epoca: anni ’20

materiali: legno e plastica
epoca: dagli anni ’20 a oggi

materiali: legno
epoca: fine ‘800 e primi del ‘900

materiali: legno e cartone
epoca: anni ’50 e ’60

materiali: plastica
epoca: anni ’50 e ’60