Nel 2014 una designer italiana e una designer americna, Giorgia Lupi e Stefanie Posavec, entrambe lontane da casa ed entrambe già molto affermate nel campo dell’information design, hanno cominciato a spedirsi cartoline nelle quali, attraverso infografiche disegnate a mano, raccontavano l’una all’altra le loro vite.
Quel progetto, di cui hanno scritto tutte le principali testate del mondo (nel nostro piccolo l’abbiamo fatto anche noi) è durato un anno, ma la eco di quell’idea bellissima, al contempo scientifica e poetica, ha continuato a riverberare: Dear Data — questo il titolo — ha vinto numerosi premi, è diventato un libro, è stato acquisito dal MoMA (sia le cartoline originali che gli sketchbook).

(courtesy: Corraini Edizioni)
L’ultima incarnazione dell’iniziativa di Lupi e Posavec è un diario, uscito quasi in contemporanea sia nell’edizione inglese, pubblicata da Princeton Architectural Press, che in quella italiana, Osserva, raccogli, disegna! Un diario visivo, data alle stampe da Corraini.
Un po’ diario e un po’ guida, il libro insegna a realizzare ciò che le due designer hanno fatto con Dear Data, cioè trovare e disegnare quei “pattern” che regolano le nostre vite. Schemi dei quali raramente ci rendiamo conto e che, una volta messi nero — o meglio, a colori — su bianco, possono spiegarci meglio come viviamo e, più profondamente, chi siamo.
Una dimostrazione di quale e quanta sia la potenza della rappresentazione delle informazioni.

(courtesy: Corraini Edizioni)

(courtesy: Corraini Edizioni)

(courtesy: Corraini Edizioni)

(courtesy: Corraini Edizioni)

(courtesy: Corraini Edizioni)