Gran parte di noi sente di riuscire a stento a rimettere assieme i ricordi dell’ultima settimana, figurarsi a cercare di ricostruire gli avvenimenti di una vita. Davanti ad una fotografia, però, la memoria sembra essere meno dura con noi, anzi più collaborativa, e l’immagine tra le mani torna quasi a vivere nel momento presente.
È un avvenimento che si ripete diverse volte tra le pagine di Cartoline da Limón, un graphic novel dell’artista costaricano Edo Brenes, edito da BAO Publishing, mentre Ramiro, il protagonista nonché alter ego dell’autore, interroga i membri della sua famiglia per ricostruirne la storia.
Dopo un lungo viaggio aereo da Londra, dove vive assieme alla fidanzata Yoss, Ramiro è tornato a casa, in Costa Rica, per scoprire le storie dei suoi famigliari che vissero a Limón tra gli anni ’40 e ’50 e dai loro racconti trarne un libro. Ad aspettarlo ci sono già le fotografie che sua madre ha scovato in un baule di suo nonno e proprio su queste fa affidamento perché siano come una scintilla per i ricordi dimenticati.
Mentre i giorni scorrono nell’ascoltare e nello scoprire nuovi particolari della storia della sua famiglia, grazie ai racconti di alcuni membri, dai prozii Terry e Carol ai cugini Alcides e Coqui, Ramiro è particolarmente incuriosito dalle vicende che videro protagonisti sua nonna Rosario, suo nonno Virgilio e lo zio Osvaldo: fin dal suo arrivo a Limón, nel 1937, Rosario è sempre stata legata ai due fratelli che vivevano nella casa accanto alla sua. Osvaldo e Virgilio non potevano essere più diversi: il primo sentiva addosso tutta la responsabilità del dover studiare e trovare un buon lavoro per aiutare la famiglia ad uscire da una pessima situazione economica, il secondo invece sognava di diventare un grande calciatore e trovava particolarmente stare lontano dai guai. L’unica cosa in comune tra i due era proprio lei, Rosario.
Dopo aver seguito tutte le briciole della loro storia, Ramiro rimetterà assieme i pezzi del suo passato e scoprirà che non ha affatto la forma che si sarebbe aspettato. Non altrettanto facile sarà per chi, dopo aver probabilmente divorato questo graphic novel, dovrà trovare il coraggio di chiuderlo.