In una poesia del 1855, intitolata Song of Myself, Walt Whitman scrive in un verso tra parentesi: «I am large, I contain multitudes».
Lo fa per perdonare a sé stesso le sue contraddizioni, per cercarne una ragione e la trova in questo suo contenere tante forme, non una sola.
Un secolo più avanti, David Jones, un giovane ragazzo del sud di Londra, ha abbracciato stretto quelle parole durante la sua carriera musicale, lasciando spazio alla sue di forme e dando così vita alla rock star David Bowie, e negli anni anche a Ziggy Stardust, Aladdin Sane, Halloween Jack, The Thin White Duke.
Ziggy, i cui capelli rossi fuoco sono impressi nella memoria di tanti, è senza dubbio l’alter ego più amato da Bowie, che in alcune interviste ha raccontato di essergli grato per avergli permesso di sentirsi sè stesso e più a proprio agio mentre il mondo aveva gli occhi puntati su di lui.

(courtesy: Bao Publishing)
La loro storia, iniziata nel 1972, viene raccontata in un graphic novel, edito da Bao Publishing, dal titolo Starman, David Bowie’s Ziggy Stardust years, realizzato dall’illustratore e fumettista tedesco Reinhard Kleist, di cui probabilmente avrete letto altre biografie a fumetti, come Cash – I See A Darkness.
È un racconto diviso tra due piani temporali, due David diversi: c’è Ziggy Stardust, che nel gennaio del 1972 non è ancora consapevole della propria luce, della potenza del suo essere anticonvenzionale, mentre inizia il suo viaggio verso la notorietà; e c’è Davy Jones, un ragazzino che aspetta che qualcuno lo porti tra le stelle, lontano dall’oppressione di una famiglia in perenne tensione, che solo la musica è in grado di allentare. Entrambi crescono in fama e in età, aggiungono e perdono strati di sicurezza e di consapevolezza, ma è Ziggy la vera rivoluzione, la stessa che il giovane Davy attendeva. È lui che, con i suoi abiti glam, gli strass e un’indefinita identità sessuale, ma soprattutto con la musica, infonde i giovani di un nuovo senso di libertà e speranza.
È però un alieno che non è venuto per restare, e ad un certo punto David dovrà scegliere tra sé stesso e una pelle che comincia a star stretta. Il resto è storia.

(courtesy: Bao Publishing)

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