Diventare grandi è un tema frequente nei libri per bambini, forse perché si tratta di un tema cardine nella loro vita. Ai bambini diciamo continuamente che devono crescere oppure che potranno “fare questo quando sarai grande”. Ma cosa vuol dire, di preciso, essere grandi?
Cinque è una rubrica di Davide Calì che parla di cinque libri, cinque fumetti o cinque-qualsiasi-altra-cosa.

Più grande di te
di Elena Levi e Giulia Pastorino, Edizioni Clichy
Anna e Marco sono grandi amici. Un giorno, nel parco, Anna dice: scommettiamo che posso essere più grande di te? Va bene, risponde Marco. Allora Anna gonfia le guance e… diventa una foca! Allora Marco gonfia a sua volta le guance e… diventa un orso. Anna allora gonfia di nuovo le guance e diventa un’ippopotama. Marco invece diventa un elefante…
Come andrà a finire?

Mariedl. Una storia gigantesca
di Laura Simonati, Corraini Edizioni
Mariedl è una bambina come tanti altri, ma all’età di 3 anni comincia a crescere in modo smisurato. A 8 anni è più alta di suo padre, a 13 non passa più dalle porte. Essere una gigantessa non è per niente facile: devono costruirle un letto su misura e i bambini per strada la prendono in giro.
Un giorno, passa dal villaggio un uomo baffuto che propone alla famiglia di prenderla con sé nel suo circo, ma la famiglia rifiuta. Mariedl però scappa di notte, per raggiungere il circo.
Mariedl è esistita veramente. Nata in un paesino del Sudtirolo nel 1879, si esibì in un circo per 6 anni ma poi lo abbandonò per tornare a casa.

Altissima
di Sibylle Delacroix, Terre di Mezzo
Tra i libri che trattano, in varie maniere, il tema della diversità, non ne ricordo altri che trattino quello dell’altezza.
Elisa è una bambina molto alta, più alta di tutti gli altri. Forse per questo ha sempre la testa tra le nuvole. Tutto in lei è più grande degli altri, i piedi, le gambe il cuore. E anche le sbucciature alle ginocchia quando cade.
Tutti a scuola la chiamano la gigante. Qualche volta le piacerebbe essere notata per qualcosa di diverso dall’altezza. Per fortuna, c’è qualcuno che la chiama ancora “piccina”.

Il buio
di Lemony Snicket e Jon Klassen, Salani Editore
Diventare grandi significa anche e soprattutto superare le proprie paure. La paura infantile per eccellenza è quella del buio. Dove abita il buio? Nello scantinato, ovviamente. Ed è da lì che chiama un bambino, che ha paura di dormire al buio, per spiegargli che il buio non è cattivo, semplicemente sta lì ed è importante, perché senza il buio non ci sarebbe nemmeno la luce.
Una storia delicatissima, tra le mie preferite di Lemony Snicket.

Tu (non) sei piccolo
di Anna Kang e Christopher Weyant, Terre di Mezzo
All’inizio ci sono due personaggi, uno grande e un piccolo. Quello grande dice al piccolo “Tu sei piccolo.”
“No.” – ribatte quello. “Sei tu che sei grande.”
“Io non sono grande. Vedi? Loro sono come me.” – risponde allora quello grande, che ora vediamo circondato da altri come lui.
“Io non sono piccolo. Vedi? Loro sono come me.” – ribatte ancora quello piccolo, che adesso vediamo circondato da altri come lui.
Insomma, chi è grande e chi è piccolo?